At my current yoga studio, there aren’t any mirrors on the walls. That’s part of the reason I chose it. While mirrors may be beneficial for some, allowing for a greater focus on alignment, they’ve caused harm for me in the past. In a class with mirrored walls, I spend too much time obsessing over my belly rolls and fixing my messy hair instead of tuning into my practice.
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Al di fuori dello studio, ci vuole ancora sforzo (e una tonnellata di lavoro di fiducia in se stessi!) Per non ossessionare il mio aspetto in ogni specchio o finestra riflessiva che passo, una battaglia che ho combattuto dalla scuola media.
Quando ho guardato di recente Riflettere, Un nuovo corto rilasciato su Disney, ho visto aspetti di me stesso nel personaggio principale, Bianca, una ballerina plus size che lotta con il corpo dismorfhia.
In the opening scene, during a dance class, Bianca shows visible signs of discomfort after her teacher instructs, tight tummy, long neck. She looks in the mirror, holding her stomach. However, as she stares, the reflective glass quickly transforms from a bright studio into a darkened space. She’s suddenly stuck in an imaginary, yet torturous, room surrounded by the shattered mirror she previously positioned herself next to in the studio. Bianca eventually fights back against the glass, dancing her way back into the studio—and toward body acceptance.
Perché Disney's Short presenta una ballerina plus size
Disney ha rilasciato il video come parte della sua serie di film sperimentali a corto circuito, che incoraggia i dipendenti degli studi di animazione dell'azienda a lanciare idee. Hillary Bradfield, il regista che ha anche lanciato il concetto, ha affermato che la sua prospettiva sulla filosofia del corpo ha avuto un ruolo nella creazione del cortometraggio. Mi sento come se fossi una persona molto positiva per il corpo, ma quando è a livello personale, è molto più difficile essere positivi al corpo, Bradfield ha detto nell'introduzione prima del breve.
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È un complesso familiare. Siamo pronti a lodare e apprezzare gli altri, pur essendo i critici più duri di noi stessi. È uno dei motivi Perché praticare l'auto-compassione può essere una tale sfida.
Bradfield ha detto che la sua decisione di suscitare il personaggio in primo piano come ballerino è stata naturale. Fa parte del mestiere per guardare la tua postura e controllare le cose allo specchio, quindi sembrava proprio un ottimo modo per metterla in quell'ambiente in cui deve guardarsi, e non vuole, ha detto. È questo tipo di tensione, combattendo l'ansia della tua immagine mentre fai qualcosa che ami, è una dinamica difficile negli studi di yoga e danza. Film come questi aiutano a sfidare questa nozione, respingendo la tirannia che diamo allo specchio.
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La risposta al film
Non ero l'unico con una forte reazione al film. Oh, sarei diverso se lo avessi visto da bambino, Ashlee Latimer, un autore, scritto su Twitter. Ho appena visto la Disney breve riflettere e sono in una pozza di lacrime assoluta, ha detto un altro. Vorrei che il mio io più giovane avesse, soprattutto come una ballerina che avrebbe potuto cambiare così tanto per me.
Tuttavia, alcune delle risposte erano più critiche, chiedendo alla Disney di vedere questi personaggi come sfaccettati, piuttosto che solo simboli della dismorfia del corpo. Mentre è fantastico [che] la Disney abbia la loro prima eroina più dimensionale in riflessione ... deve essere in un film in cui l'intera cosa riguarda il suo peso [e] superare la sua riflessione, Un utente ha scritto. Non possiamo solo avere un film in cui l'eroina sembra essere più dimensioni e non è l'unica narrativa.
Punto giusto. Posso solo sperare che Disney (e altri studi!) Continuerà a spingere per una maggiore rappresentazione di diversi tipi di corpo in tutte le forme dei media. Perché, alla fine, la prossima generazione è guardare.
